domenica 8 marzo 2015

L'accademia dei vampiri | Richelle Mead (Vampire Academy)





















L'accademia dei vampiri | Richelle Mead (Vampire Academy)

★★★★


Autrice: Richelle Mead 
Editore: Rizzoli (4 novembre 2009)

Collana: Rizzoli narrativa


Trama: 

Lissa Dragomir, principessa Moroi, vampiro mortale, dev'essere protetta a tempo pieno dalle minacce degli Strigoi, i vampiri più pericolosi, quelli che non muoiono mai. La sua migliore amica e custode, Rose, è una Dhampir, un incrocio fra vampiro e umano. Rose e Lissa, dopo due anni di fuga dal loro mondo per assaggiare un po' di realtà, vengono intercettate e riportate a St. Vladimir's, l'Accademia dei Vampiri in cui studiano. Quando ci riescono: perché tra balli e innamoramenti, flirt con i più anziani, fascinosi tutor e conflitti sempre aperti con gli insidiosi Strigoi hanno pochissimo tempo per pensare ai libri.



Recensione:

Ammetto di aver iniziato a leggere questa saga con qualche pregiudizio. In primo luogo perché non sono un’amante delle storie che hanno come protagonisti i vampiri, sarà che ormai gli autori hanno sfruttato questi personaggi fino allo svenimento, rendendoli a tratti  anche ridicoli e inverosimili.
Tornando a questa saga, credo che in Italia sia stata un po’ maltrattata.
Prima pecca: le copertine e lo stile grafico dei libri. Per tutti e sei romanzi si è deciso di scegliere dei primi piani di una ragazza, dove, avvolte, si notano i canini, gli occhi rossi o, come nel primo, l’uniforme di una scuola. Il titolo è scritto in un frame colorato e l’interno della copertina, riprende i colori vivaci di questo.
Come previsto, la copertina manda un messaggio sbagliato ai lettori. Vedendola in quello stile si pensa che il libro sia adatto ad un pubblico estremamente giovane, facendo così allontanare il romanzo dalla sua reale natura Urban Fantasy.
L’età media dei protagonisti è di 17/18 anni, quindi  i libri sono rivolti ad un pubblico che abbia più o meno quell’età, anche se è estremamente godibile anche da un pubblico più adulto!
Per esempio, in alcuni punti l’autrice fa riferimenti espliciti a tematiche sessuali o esclusivamente adolescenziali/adulte, che potrebbero non essere adatte ad dei ragazzini di 11 anni, pubblico che invece le copertine attirano! 
Saga strapazzata anche dalla lentezza delle pubblicazioni, dopo i primi quattro romanzi la serie ha visto la sua interruzione, per essere poi completata solo dopo due anni, grazie alle previsioni della prossima uscita del film nelle sale.
Quindi, passiamo alla trama! I sei romanzi hanno come protagonista Rose Hathaway, una Dhampir nota per la sua “gloriosa” reputazione da dura.
Cosa sono i Dhampir? Creature nate dall’unione di Moroi e umani. Questi sono una specie di corpo di protezione dei reali delle casate dai sopracitati Moroi.
Ma chi sono questi Moroi? I Moro sono i vampiri “buoni”, a differenza dei vampiri che conosciamo, loro possono vivere fino a cent’anni quindi muoiono di vecchiaia. Si nutrono sia di cibo che di sangue, offerto da umani chiamati donatori.
Poi, però, abbiamo anche i cattivi: gli Strigoi. Sono i vampiri cattivi, vivono in eterno e il loro cibo preferito sono i Moroi. Questo è il motivo perché questi necessitano della protezione dei Dhampir.
Il primo romanzo vede la nostra protagonista Rose in fuga con la sua migliore amica, la principessa Lissa Dragomir.
Volendo parlare di una saga di sei libri in una sola recensione, non accennerò alla trama, evitando così di creare spoiler per chi non ha letto nessuno dei volumi.
Io consiglio vivamente di leggere questa serie, non solo agli amanti dei vampiri ma anche a chi li vede con profondi pregiudizi,  magari credendo sia una copia della famosa trilogia della Meyer. Non potreste essere più in errore.
Questa storia da una nuova luce al mondo dei vampiri, riuscendo a creare qualcosa di originale in un tema che ormai è stato consumato. Io personalmente ho apprezzato particolarmente la caratterizzazione della protagonista, un personaggio con un carattere forte e una consapevolezza di se stessa che ci fa dimenticare le protagoniste  insicure, quelle che necessitano di un ragazzo per sentirsi belle.
Il romanzo, poi, scorre veloce e accattivante, riuscendo in qualche modo a tenere il lettore sempre attaccato alle pagine con la foga di sapere cosa accadrà successivamente. 

L’unica pecca, che credo sia una cosa molto personale, è che l’autrice all’inizio di ogni romanzo si ritrova a spiegare eventi di altri libri, o spiegarci nuovamente cosa sono Dhampir, Moroi, Strigoi fino allo svenimento. Dopo sei libri, credo che lo sappiamo, no? 

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